Continuiamo a lavorare sulla relazione

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Il mercato del giocattolo ha registrato un trend positivo nei primi sei mesi dell’anno, una crescita del 2% a valore che non si è concretizzata in un uguale incremento a volume, segno di un incremento medio dei prezzi. O meglio del fatto che i consumatori hanno optato per meno prodotti ma di maggior valore. È un trend destinato a perdurare nel tempo? Dopo un inizio d’anno all’insegna della positività, lo scoppio della guerra in Ucraina e gli aumenti dei prezzi di luce e gas, cui si aggiunge l’inflazione, hanno accresciuto l’incertezza per la seconda metà dell’anno e, in particolare, il Natale. Le aziende da parte loro continuano a ribadire il proprio sostegno al canale, attraverso campagne dedicate e prodotti esclusivi per lo specializzato. Lo hanno affermato tutti nell’ambito dell’inchiesta che potete leggere nelle prossime pagine di questo numero. E gli specializzati del giocattolo possono e devono fare la propria capitalizzando sui punti di forza che il consumatore gli riconosce: la qualità dei prodotti, la consulenza nella vendita e la preparazione del proprio personale. Perché le ricerche lo dimostrano: gli italiani vogliono tornare nei punti vendita perché solo lì trovano quella empatia, umanità e, in sintesi, capacità di creare relazione che è in grado di fare la differenza.

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